Il testo analizza una delle opere più problematiche di Bosch, il Trittico delle delizie. Si tratta di un viaggio nel simbolo che comunque è anche occasione per scandagliare la biografia di un artista che, per certi aspetti, può essere considerato un surrealista ante litteram e sul quale sono state dette tante cose, spesso senza una diretta relazione con la realtà. Storia, arte, esoterismo, religione, mito e illusione si intersecano indissolubilmente, creando un universo affascinante che è di indubbio interesse per gli studiosi e gli appassionati d'arte, ma che si rivela un'inesauribile fonte di stimoli per chi si occupa dei simboli e del loro magmatico universo.