Questo volume intende offrire un saggio comparativo, di profondo senso epistemologico e antropologico (con specifica attenzione agli aspetti etico-politici), tra la personalità di Leonardo da Vinci (1452-1519), multiforme e indiscusso genio, rappresentativo del canone rinascimentale (eppure egli stesso capace di farsi veicolo delle contraddizioni "anti-umanistiche", scaturite al giro di boa tra XV e XVI sec.), e quelle di due suoi celebri contemporanei, sulla base anche di una verosimile ricostruzione storica e documentale delle rispettive occasioni di incontro e confronto.