Il volume ricostruisce in un percorso cronologico, accompagnato da un suggestivo corredo iconografico, le testimonianze del legame fra arte figurativa e medicina prodottesi in Sicilia dalla preistoria al XX secolo. Il binomio medicina-arte nell'Isola prende infatti l'avvio dai graffiti preistorici dell'Addaura, pregni di significati simbolici magico-medici-religiosi, per arrivare ai novecenteschi visionari disegni di Bruno Caruso dedicati agli alienati del manicomio di Palermo, passando per i templi greci di Asclepio, le terme romane e gli hospitalia medievali per i lebbrosi.