Il volume ripercorre le vicende occorse al patrimonio artistico genovese tra il 1797 e il 1815: dalla soppressione degli ordini religiosi alle politiche di concentrazione e smistamento dei beni artistici attuate dal governo della Repubblica ligure e dal governo francese, alla disamina del mercato dell'arte attivo a Genova negli anni tra Rivoluzione e Impero, al progetto non realizzato di creare un museo civico nei locali della soppressa casa professa di San Filippo Neri. Accompagna il testo una ricca Appendice documentaria che raccoglie documenti provenienti da archivi pubblici italiani e francesi.