Perché uno straniero, per la precisione un filippino, dovrebbe ostinarsi a voler vedere tutti i 58 siti italiani Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco? E perché avrebbe deciso di documentare ogni luogo visitato esibendo per ciascuno i segni del suo passaggio con fotografie, scontrini, biglietti di viaggio e di ingresso, tappa per tappa, sito per sito? Siamo abituati a pensare agli stranieri come turisti o come immigrati, mai le due cose insieme. Questo libro contiene gli appunti di un Grand Tour, strappato al sonno e al tempo libero da un immigrato innamorato dell'Italia, le cui bellezze rispetta e conosce più di molti di noi... Ma, attenzione: questa non è una guida turistica. L'interesse dell'autore non è tanto rivolto ai siti, quanto alle avventure e disavventure vissute per visitarli. Il suo resoconto si perde in aneddoti, ricordi, riflessioni: poche righe piene di ironia e svagata leggerezza.