Quali e quante sono le opere realizzate da artiste nelle strade, nelle piazze, negli edifici di Roma? Qual è il segno che l'attività artistica delle donne ha lasciato nel contesto urbano, negli spazi del nostro vivere collettivo, mai neutri rispetto alle asimmetrie di genere? Nell'intento di fornire delle risposte a questi interrogativi, il volume propone una mappatura dei luoghi legati alla presenza artistica femminile a Roma, muovendo da una galleria di ritratti di pittrici, scultrici, architette, decoratrici che fra XVIII e XX secolo hanno eletto la città a teatro privilegiato del proprio operare e le cui esperienze sono ancora oggi documentate da opere, tracce, memorie disseminate nell'ambiente urbano. Storie e luoghi si intessono così in un'unica narrazione, delineando un percorso attraverso lo spazio e il tempo, animato da una polifonia di voci, spesso dimenticate, o relegate ai margini dalla storiografia artistica: voci che ci invitano a scoprire la città da una prospettiva insolita, a infrangere quella "barriera del silenzio" che per lungo tempo ha condannato all'invisibilità l'arte delle donne. Un itinerario di genere, ritagliato all'interno della complessa stratificazione del patrimonio storico-artistico romano. Un percorso attraverso lo spazio e il tempo, animato da una polifonia di voci, spesso dimenticate, o relegate ai margini dalla storiografia artistica: voci che ci invitano a scoprire la città da una prospettiva insolita, a infrangere quella "barriera del silenzio" che per lungo tempo ha condannato all'invisibilità l'arte delle donne.