Il 1922 è l'anno in cui Ugo Ojetti apriva al pubblico di Palazzo Pitti la mastodontica "Mostra della pittura italiana del Sei e Settecento", di cui è ricorso il centenario nel 2022. L'esposizione di Ojetti diede vita a un modello scientifico e operativo. A Firenze, per la prima volta nel Novecento, gli esperti - tra cui un Roberto Longhi allora trentaduenne - raccontarono delle 'storie artistiche' regionali, così come si era iniziato a fare, nel 1911, con la "Mostra del Ritratto Italiano".