A quando risalgono le prime rappresentazioni del Diavolo e dell'Inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po' naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento? Attraverso l'originale analisi di un vasto apparato illustrativo, Laura Pasquini delinea la formazione e lo sviluppo delle raffigurazioni dell'aldilà, a partire dalle prime iconografie di quello che si può definire il "bestiario del Maligno", mediante la messa in scena di parabole particolarmente significative e dedicando ampio spazio alle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e alle prime immagini di esorcismi. Il percorso prosegue indagando le rappresentazioni del secolo XI, in cui, con l'incremento della lotta alle eresie, il demonio e il suo regno intensificheranno le loro comparse in sistemi iconografici già noti e in soluzioni figurative fino ad allora inusitate. Ciò consente all'autrice di analizzarne le fattezze e di definirne le raffigurazioni che nel corso dei secoli XII e XIII si organizzano in composizioni complesse e articolate, nelle quali l'Inferno e il suo principe acquisiscono un rilievo sempre più imponente. È l'Inferno dantesco, di cui sono analizzate le possibili fonti ispiratrici di matrice iconografica e letteraria, a costituire lo snodo cruciale che, a partire dal terzo decennio del secolo XIV, favorisce la formazione di alcuni peculiari moduli espressivi.