"Il gusto del lusso, per quanto veramente abbagliante possa essere, non deve fuorviare, né la più fastosa decorazione sommergere lo 'sguardo' che Bisanzio ha dato all'uomo, a tutti gli uomini. Bisanzio infatti è 'sguardo': lo sguardo dello spirito. Ripudiando l'orizzonte terrestre, ci indica ogni volta la stessa sublime direzione che si scopre sulle cupole o sulla pergamena dei manoscritti a Dafni o a Nerez, a Torcello o a Santa Sofia. Tutto lo slancio bizantino si è concentrato in quegli occhi: un supremo compimento della figura umana fatta a immagine di Dio." Così Kostas Papaioannou inizia e ci inizia all'arte bizantina in un libro riccamente corredato da illustrazioni, cartine e un prezioso dizionario terminologico. Un'opera in cui lo storico dell'arte greco analizza la nascita e l'evoluzione artistica dell'iconografia bizantina e russa senza isolarla dalla sintesi generale, essendo l'arte bizantina organicamente legata alla religione e allo Stato, e riuscendo così a far scaturire da queste pagine una visione d'insieme che assume i valori di un'epopea, anzi di un'epopea sacra.