Dedicato al movimento simbolista e corredato da un ricco apparato di illustrazioni, il volume presenta una serie di studi sull'arte che, secondo la definizione di Aurier, venne chiamata «ideista» in quanto finalizzata ad esprimere l'«Idea». L'arco cronologico di tali studi prende l'avvio dagli anni Ottanta dell'Ottocento e si estende, in qualche caso, alla seconda decade del Novecento. La prima parte dei saggi è quasi interamente dedicata a Odilon Redon, forse il più rappresentativo dei pittori simbolisti, definito da Huysmans «le Prince des mystérieux rèves», la seconda a diversi protagonisti di un panorama internazionale. Se il primo capitolo presenta un carattere eminentemente filologico, gli altri, pur non abbandonando mai la filologia, seguono percorsi iconografici che rinviano alle poetiche, alle ideologie e alla cultura del tempo nei suoi vari aspetti.