Il volume di Stefano Arienti e Giovanni Ferrario presenta in forma di libro la ricerca dei due artisti, che si confrontano con alcune forme della realtà restituite dopo il loro passaggio attraverso i filtri del pensiero e delle trasformazioni tecnologiche. Dal ritaglio di fotocopie di alcuni volumi preesistenti, i due autori ricavano sottili figure di carta, fragili immagini di fossili animali e vegetali, successivamente scansionate, rielaborate, alterate. Il risultato sono opere e pagine in cui spesso la fonte originaria non è immediatamente riconoscibile, mascherata dietro un processo complesso che non si lascia percorrere a ritroso. Allo stesso tempo, il disegno e le manipolazioni di Arienti e Ferrario cercano di afferrare la labilità di una forma originaria, conservarla e restituirla in un corpo nuovo che appare improvvisamente. "La danza delle polveri" è stato concepito come libro d'artista e in quanto tale è stato realizzato in un'unica tiratura di 1000 esemplari e non verrà più ristampato.