È il momento centrale del Barocco, gli anni aurei della presenza a Roma di maestri come Bernini, Borromini, Pietro da Cortona. Esce proprio in quest'epoca, pubblicata dall'editore De Rossi, la più nota opera di Giovan Battista Falda, quella "Nuova pianta et alzata della città di Roma con tutte le strade, piazze et edifici" che viene considerata un capolavoro della tradizione iconografica per ricerca dei dettagli, ricchezza della descrizione, efficacia tridimensionale. Il successo sarà tale che, dopo la morte prematura del giovane incisore, nel corso di ottanta anni ne verranno prodotte altre quattro edizioni continuamente aggiornate. Qui viene riproposta l'originaria del 1676, che per la prima volta ci restituisce una visione della città in proiezione "verticale con alzata", evidenziando gli elevati dei palazzi, le mura, i giardini. Sarà considerata all'epoca uno strumento essenziale per la conoscenza di Roma e ancora oggi colpisce per la sua precisione e gradevolezza.