Il volume raccoglie quarantotto saggi su architettura e design, scritti da Germano Celant nell'arco di cinquant'anni. Si va dal testo su Marcello Nizzoli, fino a quelli su Frank O. Gehry e Rem Koolhaas, passando per il celebre Architettura radicale, che ha dato il nome di battesimo a un intero e composito movimento. I saggi, qui riuniti offrono uno spaccato globale della cultura progettuale a cavallo dei due secoli, scrutata da un punto di vista unico, quello che lo storico Filiberto Menna, a proposito del libro di Germano Celant, Precronistoria 1966-69, aveva lucidamente definito come «una marcata tendenza a una lettura per così dire raffreddata [...], una lettura che insiste in maniera particolare sui significati e tende a sottolineare, contro le facili e ricorrenti compromissioni con altre serie di fatti, l'autonomia dell'arte come un sistema linguistico che opera sul piano della specificità».