"Nella facciata delle nuove chiese si manifesta la potenza dell'Eterno. La città di Dio è il rifugio, il luogo sicuro dove le milizie celesti stazionano in guarnigione vittoriosa. È una fortezza inespugnabile: le forze del male, tutti i fermenti di corruzione ch'essa combatte non potranno vincere contro di lei." C'è stato un tempo in cui le opere architettoniche venivano costruite per essere consegnate all'eternità, restando per sempre specchio della cultura che le ha concepite. Ciò vale senz'altro per le splendide cattedrali gotiche, che sorsero in Europa tra il XII e il XIII secolo. Il libro di Duby, storico del Medioevo aderente a Les Annales, parte dalle cattedrali per raccontare i cambiamenti che la società medievale stava attraversando in quella precisa fase della sua storia e mostra come i capolavori gotici che ancora ammiriamo incantati sono il frutto non solo di scelte estetiche e religiose, ma anche, più concretamente, di necessità urbanistiche, ambientali e sociali. L'Europa delle cattedrali è quella di un'arte indubbiamente cattolica, ma frutto anche di resistenze e repressione maturate in una società feudale che mascherava dure tensioni tra le classi in rivolta. Un'arte estremamente ambiziosa e geniale che questo grande classico sull'architettura gotica e sulla società medievale ci restituisce.