I fumetti in Italia arrivano ufficialmente nel 1908 con il "Corriere dei Piccoli", che diventa il modello per le pubblicazioni successive, caratterizzando i primi quarant'anni del medium nel nostro paese. E se per un quarto di secolo il fumetto rimane in ambito umoristico, nel 1932 si assiste alla sua prima, grande rivoluzione, con l'arrivo di "Jumbo", dell'"avventuroso", di "Topolino" e di altri settimanali. Sono loro a presentare in Italia i grandi eroi del fumetto americano, da Flash Gordon a Mandrake, all'Uomo Mascherato. E si sviluppa anche una scuola di importanti autori italiani, tra cui Antonio Rubino, Enrico Novelli (Yambo), Gianluigi Bonelli (il papà di Tex Willer), Rino Albertarelli, Franco Chiletto, Walter Molino, Federico Pedrocchi e lo scrittore e sceneggiatore cinematografico Cesare Zavattini. Fra imposizioni di regime, influssi letterari e l'avvento di una "via italiana" alla fantascienza, il fumetto si impone quindi all'attenzione del pubblico e crea grandi storie e grandi personaggi: dal Signor Bonaventura a Saturno contro la Terra. Ed è questa la storia che il libro racconta.