In questo volume, Douglas Fraser, tra i più grandi studiosi delle arti indigene, restituisce alle opere "primitive" il loro significato originale, a suo avviso compromesso dalla cultura occidentale, che per secoli le ha definite semplici "manufatti" e ingabbiate nelle teche dei musei. L'arte primitiva, infatti, non va intesa come l'espressione di una cultura sottosviluppata, ma come un'arte con una sua autonomia. Ridefinendo i paradigmi del linguaggio estetico, Fraser ha contribuito in maniera significativa a questo radicale cambio di prospettiva. Dai deserti asiatici alle isole del Pacifico, dalle regioni polari alle foreste equatoriali, l'autore, guidato dalla propria peculiare logica interpretativa, accompagna il lettore nella ricognizione di una delle espressioni artistiche più affascinanti dell'intera storia dell'umanità.