In "Chagall. La scena umana" Sylvie Forestier, la massima esperta dell'artista russo, indaga un Chagall poco esplorato. Il volume si divide in tre parti: il senso del sé, il senso della storia, il senso dell'esistenza. La prima parte esplora la costante presenza dell'autoritratto nell'opera di Chagall. Sebbene l'autoritratto possa essere considerato un gesto "eretico" nella tradizione ebraico-russa, per Chagall esso costituisce un'affermazione di libertà. Gli autoritratti sono nascosti anche nei grandi dipinti, e questo libro li svela. Il giorno della sua morte Chagall disegnerà l'ultimo emozionante autoritratto, L'addio. La seconda parte del volume si concentra sul grande trittico Resistenza, Resurrezione e Liberazione, di cui viene colta l'importanza nell'opera di Chagall: il dramma della storia si confronta con la pace del vivere quotidiano. Infine, la terza parte è incentrata sui lavori per il teatro, inteso da Chagall come metafora della "scena umana".