Verso la fine del 1300 tutta la sapienza classica additata fino ad allora come pagana, riaffiora dalla polvere degli archivi dei conventi. Gli scritti dei filosofi greci e mediorientali andranno a costituire l'essenza della tradizione ermetica che, come un fiume mai esaurito, ora riemerge alla superficie grazie alla mentalità laica della nuova classe dirigente. I codici antichi vengono rivalutati e dissepolti dalla polvere dei monasteri dove giacevano da secoli, incompresi. Su queste basi si forma l'originalissimo linguaggio artistico che contraddistinguerà tre secoli d'oro di dinastia Estense, dalla fine del '300 sino al 1598, incrociando influssi nordici e stile gotico con le nuove teorie sulla prospettiva, coniugando tradizione e innovazione. Ferrara diventa un crocevia di grandi artisti e letterati. Nel tessuto locale emergono personalità straordinarie. La particolarità e la magia del territorio contribuiscono a far sì che intorno alla corte Estense si diffonda un'aura intrisa di mistero e di misticismo che permea l'arte così come i simboli di corte. È questa magia che darà corpo a opere uniche in tutto il mondo, che ispira allora come oggi artisti, poeti e letterati, che dà voce a un linguaggio, quello dei simboli, ancora oggi poco compreso. Questo libro nasce dall'incontro dei trentennali studi sul simbolismo e sull'astrologia dell'autrice con l'esperienza di guida turistica e unisce a questi la passione per la storia e per i paesaggi metafisici dove vissero gli Estensi.