Ripercorrendo le vicende biografiche di Franco Angeli e Tano Festa, ricostruendo i loro soggiorni americani e contestualizzandoli nell'orizzonte culturale romano, il volume propone la prima riflessione sulla sperimentazione cinematografica di Angeli e Festa e un'inedita rilettura della loro produzione pittorica che evidenzia, sin dagli esordi, un interesse per le questioni percettive connesse al cinema e alla fotografia. In contemporanea al lancio dell'Arte Povera, in un diffuso clima di messa in discussione del sistema dell'arte e di "crisi della pittura", si racconta la diversa volontà dei due artisti di avviare - attraverso il ricorso al ritratto pittorico, fotografico o filmico - una riflessione sulla figura del pittore e una ridefinizione del suo ruolo.