"A ruota libera", scritto in forma di auto-intervista e pubblicato postumo nel 1986, rappresenta un testo di fondamentale importanza per cogliere la specificità e l'essenza del percorso umano e artistico di Jean Dubuffet. La costante ricerca di nuovi modi di produrre arte (attraverso l'utilizzo di materiali inediti e tecniche innovative), il rifiuto tassativo delle tradizionali categorie culturali, l'insofferenza mai celata verso l'arte da museo (con conseguente adesione verso l'Art Brut), rappresentano le tappe decisive dell'eclettico itinerario del pittore e scultore francese, ricostruite nel presente volume, con estrema chiarezza e concisione. In queste pagine, caratterizzate da un linguaggio colloquiale e informale, ma al contempo dense di acute riflessioni e di preziosi spunti teorici sulla concezione e il ruolo dell'arte, ritroviamo la stessa verve pungente e dissacrante di Asfissiante cultura. Ci imbattiamo così in un autoritratto insolito e memorabile di una delle personalità più originali e controverse nel panorama artistico del secondo dopoguerra, indiscusso esponente di spicco tra le avanguardie del Novecento.