Nel periodo di massima creatività (1880-1890) fu sottoposto a ripetuti ricoveri, ogni volta con una diagnosi diversa. Dopo la sua morte, il giallo s'infittisce con nuove "accuse": schizofrenia, malinconia, depressione, personalità borderline, sifilide, etilismo. Come mai un pittore, che in circa dieci anni crea 823 dipinti e scrive 821 lettere, è ritenuto dall'illustre psichiatra Karl Jaspers affetto da schizofrenia? Su questo mistero entra in gioco l'autore che affida al dottor Emil Moreno, giovane psichiatra di Basilea, il compito di chiarire se Vincent fosse schizofrenico o un uomo normale dalla genialità incompresa. L'allievo Moreno si scontrerà con il suo maestro Jaspers, autore del saggio "Il caso Van Gogh" del 1922. Come finirà lo scontro? La trama descrive le vicende intime e traumatiche di Van Gogh, sempre sottovalutate dai medici. Il lettore potrà parteggiare per la difesa della normalità sostenuta dal dottor Moreno e per l'accusa di schizofrenia motivata dal professor Karl Jaspers.