A War Play è una simulazione, o meglio, una simulazione di una simulazione che invita a riflettere sulla rappresentazione della guerra e sulla veridicità della sua narrazione. A War Play è un progetto di Giulio Squillacciotti che indaga la rappresentazione della guerra e la sua messa in scena. Il progetto nasce da un'immagine stereoscopica del pittore Giuseppe Augusto Levis (1879-1926), che appartiene a una serie di opere dedicate alla raffigurazione storica della Prima guerra mondiale. Levis costruì dei tableaux vivants utilizzando i contadini della zona (Piemonte), scritturati per l'occasione. Squillacciotti lavora sulla ri-temporalizzazione dell'opera nel contesto contemporaneo, aggiungendo ulteriori stratificazioni alla messa in scena. Il volume ripercorre il progetto in chiave teorico-narrativa, raccogliendo i contributi dei curatori, ARTECO e CRIPTA747, e dei ricercatori Vittoria Martini e Kamil Dalkir che si interrogano su quanto la costruzione visiva possa influenzare la percezione e l'interpretazione dello spettatore, anticipando e, talvolta, sovvertendo la veridicità della narrazione.