Il contributo offre uno sguardo assolutamente inedito sulla Genova di epoca medievale. Per la prima volta sono qui raccolti i graffiti incisi su tutti i monumenti religiosi medievali di una città italiana e per la prima volta di tali testimonianze si offre una lettura storico-artistica, anche attraverso confronti con manufatti coevi, genovesi e allogeni, con particolare attenzione all'aspetto formale e al significato iconografico. I graffiti sono vere e proprie fonti storiche alternative, usualmente trascurate dalla storiografia ufficiale. Dalle tracce genovesi emerge una città viva e "parlante": forse non troppo devota ma pronta a sfidare l'ignoto imbarcandosi sotto la protezione divina; una città operosa e bellicosa, con sogni aristocratici e pragmatismo mercantile, divisa nelle appartenenze politiche e passionale nello schierarsi. I segni sulla pietra restituiscono scorci di Storia e di piccole storie: imprese di guerra e di pace, pratiche devozionali di cittadini e di pellegrini giunti d'Oltralpe, odi ed alleanze delle famiglie eccellenti in un lungo periodo, glorioso e travagliato, ma anche la quotidianità più umile...