In quali circostanze storiche e politiche si colloca la costruzione degli Uffizi, la più grande opera pubblica di Firenze nel Cinquecento, destinata a ospitare le sedi delle più importanti magistrature esecutive fiorentine? Costruita tra il 1559 e 1582 su progetto di Giorgio Vasari, con la stringente supervisione del duca Cosimo I de' Medici, questa singolarissima architettura è materializzata da una gagliarda facciata a spessore, larga quanto il portico di base e la galleria di coronamento, addossata alla congerie di edifici preesistenti, che vengono abilmente quanto organicamente incorporati. Il progetto vasariano rovescia d'un sol colpo i principi quattrocenteschi che saldano la stereometria e l'assolutezza prospettica, fondendosi fisicamente con la città preesistente e dimostrando la versatilità degli spazi, quando sono progettati con coerenza e con consapevolezza urbanistica e spaziale. Questi temi focalizzano il nostro racconto critico della costruzione degli Uffizi, argomentato da uno strategico corredo documentario, da una cronologia ragionata e da una scelta iconografica densa e originale.