La ritrattistica, come rappresentazione del volto umano, ha implicazioni storico-culturali, memoriali, collezionistiche, sociali, antropologiche, estetiche e critiche di lungo periodo. Il volume raccoglie dieci saggi che indagano un arco cronologico dal XVI al XXI secolo. La prima parte comprende studi che spaziano da raccolte di ritratti a stampa nei libri di uomini illustri - sul modello gioviano e vasariano - a raccolte collezionistiche di autoritratti di artisti fino alla nascita di musei e accademie, dalla memoria collettiva dei monumenti postunitari alla riscoperta della ritrattistica italiana all'inizio del Novecento. La seconda parte è dedicata all'autorappresentazione di pittori che vanno da Edgar Degas a Damien Hirst. Conclude il libro una riflessione sull'immagine dell'artista al lavoro nel passaggio dalla pittura all'uso della fotografia e della cinematografia, fino alle frontiere digitali.