L'isola di Rialto e i suoi dintorni, con l'insieme di rive, slarghi, passaggi ed edifici di mercato, non costituiscono una meta turistica tradizionale. In quest'area, la maggior parte delle guide menziona come "monumenti" soltanto il Ponte (soggetto della più tipica cartolina illustrata inviata da milioni di visitatori), il lungo corpo di fabbrica delle Fabbriche Nuove, la chiesetta di San Giacomo (emblema di una leggendaria origine della città) e, sull'altra riva del Canal Grande, il Fondaco dei Tedeschi. Eppure questa è un'area dove si possono fare interessanti scoperte: per esempio è possibile incontrarvi i pochi detentori di un "saper fare" mercantile e di una cultura artigianale tramandata da intere generazioni. Il testo segna alcuni percorsi fra calli, passaggi, siti di edilizia "minore" con uno sguardo attento soprattutto alla complessità urbana, all'intreccio di itinerari, alla sovrapposizione di mestieri e di attività, ai limiti imposti dalle antiche magistrature che in mille anni di storia ne hanno fatto il "cuore" stesso della città.