Il volume, dedicato agli affreschi collocati in un oratorio rupestre di Melfi, è un piccolo scrigno di preziose informazioni. L'autore rivolge la sua attenzione ai modelli iconografici e ai linguaggi pittorici utilizzati. Emergono dinamiche sofisticate di committenza e intrecci di stili e media artistici. Per la prima volta si riflette sulla dipendenza da specifici manufatti lignei e si legge con minuzia il ciclo agiografico luciano, vero unicum nel panorama pittorico medievale peninsulare.