Al "ministero" dell'artista è affidata la croce e delizia di portare avanti una relazione con le cose della vita che non può essere limitata alla quantità degli elementi, ma alla qualità dei significati. Questo è il territorio della frequentazione di Bruno Novelli. Si potrebbe a buon diritto affermare che il "servizio profetico" dell'artista si espleta nell'aprire orizzonti in cui colui che vede impara a guardare e ad intravvedere attraverso campi luminosi, tonalità cromatiche, volumi, movimenti e linee che ben poco hanno a che fare con la meccanica ripetitiva, con la produzione in serie. Quello che esce dalla sua creatività non si manifesterebbe se non l'avesse lasciato entrare dentro di lui. È nel profondo di una sensibilità segnata da amori e ferite, da tenerezze e sogni infranti, da amicizie e abbandoni che suoni, sapori, odori, colori e contatti trovano ospitalità.