Cento anni fa nasceva a Caposelvi, nei pressi di Montevarchi, Remo Gardeschi maestro di scuola elementare, pittore e scultore. La sua attività artistica è costellata da vari monumenti commemorativi per i comuni di Montevarchi, San Giovanni, Arezzo e in parallelo è costituita da una cospicua produzione privata rivolta alle tematiche degli affetti familiari, a temi sociali e politici, ma si affaccia anche ai temi del paesaggio, del ritratto, oltre a quello religioso. Il periodo 1960-70 è quello più intenso: si susseguono mostre personali e collettive, nascono numerosi lavori su commissione da parte di enti pubblici e da privati. Alla metà degli anni Sessanta si registra nelle sue esecuzioni la tendenza alla semplificazione con influenza astratta. Tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta, dopo un periodo di interruzione, Remo riprende a lavorare ma, la sua creatività muta, si evidenzia infatti un cambiamento che è anche una cesura dalla sua produzione tradizionale. Nel frattempo, costituisce insieme ad altri artisti il "Gruppo 85". In suo ricordo fu istituito un premio, si tenne una mostra e da questo momento nasce anche un'associazione.