Questo volume è fondato sull'analisi filologica e sull'interpretazione del materiale inedito costituito dalle postille e dai disegni di Antonio da Sangallo il Giovane (Firenze, 1484-Terni, 1546) che figurano sulle pagine dei suoi quattro esemplari del De Architectura di Vitruvio, unica fonte teorica sull'architettura greco-romana disponibile nel Rinascimento. Questi marginalia, confrontati per la prima volta con il corpus dei disegni degli Uffizi di Antonio e con la sua architettura progettata e realizzata, consentono di ricostruire il percorso psicologico e culturale che l'architetto fiorentino compie dagli studi sul trattato latino alla realizzazione dei propri progetti. Tale percorso è a volte lineare, altre invece tortuoso e non privo di errori e fraintendimenti, ma è allo stesso tempo profondamente innovativo. Esso permette inoltre di comprendere il modo di ragionare di un architetto della prima metà del Cinquecento del quale rimangono - caso unico per questo periodo - libri annotati, disegni, progetti e opere. Studiando Vitruvio, Antonio affronta tutti gli aspetti dell'arte edificatoria classica, da quelli urbani fino ai minimi dettagli della decorazione, leggendo la fonte alla luce della conoscenza del suo tempo sull'architettura e la topografia della Roma antica, ancora in parte vista attraverso le lenti della cultura medievale.