Quasi ventenne, Saul Steinberg si trasferisce a Milano per studiare architettura al Politecnico: nel suo passaggio in Italia, dal 1933 al 1941, si può rintracciare la radice di quella capacità unica di muoversi in territori inesplorati, di usare lo humor per "farsi perdonare" la serietà di certi temi, unita a un'eccezionale propensione per il disegno. La collezione Steinberg alla Biblioteca Nazionale Braidense, recente dono dalla Fondazione Saul Steinberg, rende omaggio agli otto anni milanesi di Steinberg e permette di aprire nuove prospettive su un artista attivo su molteplici fronti (dalle riviste ai murales, passando per le scenografie) e per questo difficilmente classificabile. A partire dalle opere della collezione di Brera, questo libro costruisce una narrazione in cui è Steinberg stesso a parlarci, attraverso i testi frutto delle interviste con l'amico Aldo Buzzi (alcuni dei quali pubblicati in questo volume per la prima volta): una nuova occasione di guardare da vicino la sua ricerca artistica e il modo in cui è stata attraversata dalla sua storia personale, dando vita a una grande autobiografia. Testi di James M. Bradburne, Francesca Pellicciari, Ilaria Bollati, Roberto Dulio.