Sculture, acquerelli, disegni, libri d'arte, tutti lavori lievitati nel pensiero dell'artista all'indomani della tragedia che, dagli ultimi giorni del 2019, ha colpito l'intero globo. Esse, però, non rispondono all'iconografia che dai monitor televisivi, dalle illustrazioni dei giornali, ha assediato la nostra quotidianità, con volti stravolti dalla pandemia, boccheggianti, ansimanti, protesi verso il desiderio di vita, quanto al senso che il respiro assume come necessità del 'comune', quindi come progetto. Il catalogo e la mostra collegata ad esso sono a cura del critico, Massimo Bignardi.