Come ha scelto Raffaello la formula per costruire l'architettura nella Scuola di Atene? Il tempio che appare oltre il boccascena dell'affresco e il doppio registro su cui si svolge l'azione costituiscono gli elementi di una proposta scenica che è pensata per quella parete e che da quella parete ha tratto la ragione metrica. Il progetto della Scuola muove dalla geometria per fissare le relazioni tra le parti e si avvale della numerologia per dare entità razionali e riscontri scritturali allo spazio dipinto. Con un percorso a ritroso è stato possibile coglierne l'estrazione euclidea che trova nel Timeo, esibito da Platone, un ascendente cosmologico. Sul Timeo si dirige il punto di fuga della prospettiva centrale; sulla figura immobile biancovestita al primo livello cade il nodo focale della griglia su cui è intessuta la rappresentazione. Due punti di eccellenza - l'uno manifesto, l'altro celato - che invitano a ripensare l'interpretazione. A fronte, nella parete di ponente, la Disputa del Sacramento. I due affreschi si specchiano l'un l'altro, si coniugano nell'esposizione dei temi, rispondono alla stessa formula compositiva.