Andrea Palladio è universalmente noto per le sue architetture, ma in pochi sanno che al loro interno progettò anche manufatti più piccoli: camini, lavamani, acquai, vere da pozzo e persino un armadio per un collezionista di monete. Questo particolare ambito della sua produzione copre l'intero territorio del Veneto, dalle residenze patrizie e monastiche di Verona e del Veronese, ai palazzi di Vicenza, passando per le ville nel Vicentino, Padovano, Rodigiano, Trevigiano e Veneziano. Di fatto Palladio inventò un nuovo tipo di camino architettonico, per certi versi astratto, che guardava anche ai modelli della Roma di Raffaello e Giulio Romano. Al lettore si offre una sorta di catalogo dei camini palladiani, delle vere da pozzo e dei lavamani, con tavole di disegni accuratamente quotati. Nella ricerca ci si è avvalsi sia dei numerosi disegni palladiani oggi conservati a Londra, sia delle nuove tecnologie di rilievo - in particolare la fotogrammetria da smartphone - tanto semplificate quanto precise. Ciò ha consentito in maniera sinergica di riconoscere delle costanti nella composizione dei diversi camini e di fare una luce definitiva su questa attività di Palladio come designer delle piccole cose dell'abitare, e non solo dei portici con colonne.