Mettendo l'accento su codici e testi a stampa illustrati, prodotti e circolanti nell'Italia del Nord tra i secoli XIV e XVI, questo volume studia la relazione che lega la narrazione cavalleresca al ricco patrimonio figurativo che l'accompagna o cui ha dato origine (miniature, illustrazioni a stampa, decorazioni pittoriche che abbelliscono palazzi pubblici o privati, oggetti d'uso quotidiano). La centralità della materia cavalleresca nell'ambito del discorso di autorappresentazione e idealizzazione costruito dalle signorie padane tra Medioevo e Rinascimento costituisce un dato di fatto già messo in luce dalla critica. I saggi qui riuniti intendono promuovere una prospettiva interdisciplinare che consenta di affrontare la lunga durata che caratterizza il fenomeno, nonché la molteplicità e l'eterogeneità di forme attraverso cui si esprimono e si declinano gli ideali cavallereschi in tale contesto storico-culturale. Il volume propone inoltre, in anteprima, l'analisi di una recente trouvaille, vale a dire un microfilm che ci restituisce copia parziale di un testimone scomparso di uno dei più importanti cicli arturiani, il "Guiron le Courtois".