Il catalogo della mostra allestita dal 13 aprile al 30 giugno nella sale di Casa Masaccio (San Giovanni Valdarno, Firenze) rappresenta un dialogo tra la ricerca di Béla Tarr, indiscussa figura di culto del cinema europeo e autore di capolavori quali Satantango (1994), Le armonie di Werkmeister (2000), Il cavallo di Torino (2011) e quella di un altro artista di riconosciuto prestigio internazionale: Adrian Paci. Non si tratta solo di porre a confronto le opere di due artisti che, in perfetta autonomia, si sono spesso misurati su analoghe tematiche sociopolitiche, a cominciare da quelle di migranti, disoccupati e senzatetto, ma anche di ipotizzare, sia pur sottotraccia, relazioni tra due visioni del mondo autonome ma non totalmente divergenti. Visioni che trovano forse un elemento di contatto nel considerare, sulla scorta di Gilles Deleuze, l'atto creativo come un atto di resistenza. Testi di Rinaldo Censi, Marco Grosoli, Armando Andria, Rocco Ronchi, Saretto Cincinelli, Felice Cimatti, Alessandro Rabottini.