Un tabernacolo fuori dalle mura di Empoli, con un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna con il Bambino e quattro santi, rimane miracolosamente illeso nel 1523, in occasione dell'incendio di una vicina locanda. Tra il 1527 e il 1528 l'edicola viene inglobata in un edificio ecclesiastico, subito dopo rappresentato nell'affresco dedicato all'assedio di Empoli del 1530, dipinto in Palazzo Vecchio da Giovanni Stradano con la supervisione di Vasari. Il piccolo oratorio edificato appena fuori le mura si trasforma in un santuario che, al pari di altri nella regione, diviene centro di culto mariano. Queste chiese dedicate alla Madonna e legate a miracoli mariani, progettate secondo specifici caratteri tipologici e stilistici, rappresentano nodi fisici e simbolici della politica religiosa dei primi granduchi di Toscana.