Pubblicato in occasione della riapertura straordinaria della Sala delle Asse, nel quadro dell'evento Leonardo mai visto, attraverso cui il Castello Sforzesco celebra il cinquecentenario della morte del maestro di Vinci, il volume vuole restituire un'immagine complessiva e convincente dell'ambiziosa invenzione leonardesca sia sotto l'aspetto figurativo, sia da un punto di vista storico, cercando anche di sciogliere il suo più evidente significato simbolico come poteva apparire ai contemporanei di Leonardo e del suo committente, il duca di Milano Ludovico il Moro. I contributi sono articolati in capitoli che collocano la sala nelle vicende costruttive e decorative del castello in epoca sforzesca e conseguentemente si concentrano sull'opera di Leonardo e sul ruolo di Ludovico, personaggi collegati strettamente nei percorsi che portano all'ideazione e alla realizzazione di questa straordinaria opera d'arte, naturalistica e insieme illusionistica, ma soprattutto celebrativa, che si inserisce con dirompente novità nella tradizione delle sale dipinte. Intorno alla figura del Moro in particolare si cerca di ricostruire quell'articolato contesto di corte, animato da poeti e uomini di cultura, nel quale sono da ricercare le origini della scelta dell'immagine del gelso, un tema a cui sono dedicati ampi paragrafi e alcune precisazioni sotto il profilo delle molteplici fonti di riferimento, dirette e indirette. Nell'ultima parte del libro trovano spazio le schede relative a dieci disegni di Leonardo, di artisti leonardeschi e di altri importanti maestri del Rinascimento, provenienti da prestigiose raccolte, dedicati a soggetti botanici e paesistici, scelti e presentati come opportunità di confronto con i disegni murali della Sala delle Asse.