Il volume raccoglie le opere della mostra "La scuola di Felice Casorati e Andrea Cefaly". Casorati, proveniente da una famiglia di matematici e scienziati, porta nella sua arte il rigore e la precisione e la affianca alla creatività che generano un prodotto inedito e affascinante assolutamente pluridisciplinare tale da poterlo applicare a scene e costumi del teatro dell'opera di Roma e della Scala di Milano. Tutto questo è una grande fonte di ispirazione per il giovane Andrea Cefaly e porta il calabrese a diventare un vero e proprio autore casoratiano percependo in pieno i principi ispiratori di Casorati. Però, se si vuole capire bene il connubio tra i due artisti e la loro sintonia è da comprendere il quadro storico. Stiamo parlando di un mondo che si risveglia, all'indomani della prima guerra mondiale, con la fine roboante delle trame ottocentesche e quindi il termine di tutto uno stile di vita e di morale che andavano via per sempre. Tutto questo non significa, però, un mondo nuovo e colmo di speranza e di nuove scoperte ma, invece, un universo cupo pieno di dubbi sul futuro e costellato di crisi economiche, sociali e morali. Un incubo moderno da cui si risvegliano paesi che non avevano mai conosciuto un conflitto mondiale e in cui i punti fermi ottocenteschi ben saldati a principi morali romantici ed evanescenti sono ormai ridotti in polvere. Cosa fare allora nell'atto artistico e creativo? Meglio affidarsi al rigore delle forme e dei quadri plastici che creano un'atmosfera di ordine irreale ma che per quanto netti e circostanziati non riescono a nascondere le forti contraddizioni del tempo. L'intento è quello di descrivere e documentare questa scuola che ebbe grandi momenti di fulgore e di originalità. Presentazione di Concetta Maria Cefaly, Alessandro Russo, Andrea Perrotta, Simona Cristofaro e Antonio Alessio Vatrano.