"Al suono della cornamusa, Minnie Pinnikin si precipitò sul viale: il mondo traboccava di raggi dorati che si spandevano tutt'intorno. Un raggio passava sul tetto di legno del mercato. Lo Scozzese, circondato da alcuni spettatori, se ne stava sull'acciottolato a suonare. La gente rideva e danzava. Si radunò una grande folla. Quando Minnie Pinnikin si avvicinò, notò Pàtredor sul tetto del mercato; stava pescando i passanti, e li faceva ondeggiare con le sue lunghe mani. 'Com'è bello stamane!', esclamò lei. Pàtredor era davvero molto bello: il sole, che danzava nei suoi capelli, si sporgeva in avanti per guardarlo negli occhi. Quando ebbe pescato un numero sufficiente di persone, si mise a danzare. Intorno, la gente saltellava. Poi scomparve, e, a mano a mano che la musica moriva, tutti, uno dopo l'altro, saltarono giù dal tetto e ritornarono al proprio lavoro di venditori di cavolfiori, di giornali, di vestiti o di pesce. Minnie Pinnikin cercò Pàtredor con lo sguardo. Lo vide tornare insieme allo Scozzese; entrambi distribuivano alla gente litri del vino che portavano con sé, liberandosi così dal senso di colpa per il balletto di sabato mattina. All'improvviso, Pàtredor s'accorse di Minnie Pinnikin e lasciò perdere tutto per correrle dietro. Si capiva che un giorno si sarebbero sposati, ma nessuno ne parlava mai, semplicemente perché non era ancora il momento; erano intenti alle prime schermaglie amorose..." (Dal testo di Beatrice Hastings)