La Madonna della Croara testimonia la fortuna incontrata nel territorio bolognese dal modello denominato dalla critica "Madonna delle candelabre". Nel caso specifico si tratta di una composizione nota sotto l'aspetto formale in pochi esemplari (Baltimora, Berlino, Parigi, Reggio Emilia). L'inedito rilievo, prodotto dalla bottega ferrarese di Antonio Rossellino, è rimasto per lungo tempo nel chiostro del complesso conventuale lateranense di Santa Cecilia. L'intervento di restauro, condotto da Francesca Girotti, ha riportato in evidenza la delicata composizione evidenziando la ricercata vivacità decorativa della cornice e la tenue policromia che impreziosisce la sacra conversazione tra Madre e Figlio. Un incontro che ci introduce al mistero della Passione, richiamata da alcuni elementi che caratterizzano la figura del Bambino (il cardellino, il nimbo con la croce e la collanina con il pendaglio di corallo).