Questo volume narra una storia inedita da tanti punti di vista. È una storia non di uno stile, ma della storiografia di uno stile. Racconta non una «riscoperta», ma i modi e le strategie per rifiutare un concetto, quello del Barocco, all'interno della storia dell'arte francese, allorché la nozione di Barocco faceva furore nella vita culturale. Attraverso questa storia di una non-ricezione, il lettore percorre cinquant'anni di vita intellettuale francese, da Focillon a Bonnefoy, dal "musée imaginaire" di Malraux alla collocazione nel pieno centro di Parigi di una statua di Bernini che era stata rifiutata da Luigi XIV. Il volume inserisce questa storia francese dell'arte in un panorama internazionale, con le mostre europee, i manuali anglosassoni e i testi di Briganti sul Manierismo e sul Barocco. Il libro analizza anche il discorso elaborato per parlare delle forme dell'arte francese del Grand Siècle senza fare richiamo al termine di Barocco.