Il primo di due volumi raccoglie in un'indagine organica i dipinti del XIX secolo appartenuti a Leone Ambron e donati alla Galleria d'arte moderna di Firenze. L'opera intende analizzare in una visione organica una parte cospicua dei trecentocinquanta pezzi che compongono l'intera collezione, dividendola per scuole e sottolineando i motivi delle scelte operate da Ambron nel corso di vari decenni. Il particolare amore che egli ebbe verso i macchaioli lo portarono ad acquistare quadri di tutto rilievo, alcuni dei quali eseguiti da Giovanni Fattori, tra i quali spicca il ritratto della cugina Argia, quello della seconda moglie e di Diego Martelli. Ma altri nomi prestigiosi rendono unica questa raccolta, come Odoardo Borrani, Vito D'Ancona, Silvestro Lega. I vari gruppi sono stati analizzati da specialisti nel settore fornendo al lettore, oltre ad uno studio puntuale e attento, una bibliografia che agevolerà i futuri approfondimenti di questo momento cruciale della storia dell'arte moderna.