Il 6 febbraio 1300 Enrico Scrovegni acquista da Manfredo de' Dalesmanini il sito dell'Arena dove, con altre costruzioni e ruderi di minor conto si trova anche... "una domus intus magna murata et solarata coperta cupis cum stupa prope posita in medio ipsius Arene cum loza post ipsam domum..." (come riportato nell'antica pergamena dell'atto di vendita custodita nell'archivio Foscari-Gradenigo). Enrico rende questo luogo sede di un magnificente palazzo e della Cappella nota universalmente per gli affreschi in essa custoditi, realizzati da Giotto. Nonostante i passaggi di proprietà avvenuti nei secoli, prima alla famiglia Foscari-Gradenigo nel 1475 e poi al Comune di Padova nel 1880, la Cappella mantiene ancora oggi il nome degli Scrovegni e ad Enrico viene attribuita la sua costruzione. Eppure nessun documento, tra quelli risparmiati dai roghi quattrocenteschi, che distrussero gran parte degli archivi storici di Padova, racconta della sorte delle strutture che Enrico aveva trovato nell'Arena e di come si svolse il nuovo cantiere.