Il volume, dedicato al celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci, icona della storia dell'arte di tutti i tempi, si propone di inquadrare l'opera storicamente a partire dagli anni della sua realizzazione, seguendo le tracce che ne documentano la conoscenza nel secondo Cinquecento e nel primo Ottocento, prima del suo arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, e la successiva consacrazione e divulgazione. Sulla scorta dei più recenti studi - che ne confermano l'esecuzione tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo ad Amboise, alla corte del re Francesco I di Francia - viene ricostruito idealmente il contesto in cui il prezioso disegno ha avuto genesi. Accanto a esso sono presentate in queste pagine testimonianze dell'attività di Leonardo negli ultimi anni della sua vita, dal manoscritto che racconta la visita del cardinale d'Aragona nel 1517 ad altre rappresentazioni originali di Leonardo, tra cui spiccano sei fogli del Codice Atlantico, esempi dei temi che gli erano cari e dei progetti che aveva in corso mentre realizzava il suo Autoritratto. Due sezioni completano il volume: la prima è dedicata a venti opere della Galleria Sabauda, riunite per la prima volta, che evocano le differenti modalità di guardare alle novità leonardesche da parte di alcuni artisti attivi tra il Quattrocento e il Cinquecento dal nord al sud della penisola; la seconda presenta quindici sculture di Giuliano Vangi, che nei suoi "volti contemporanei" fonde retaggio della tradizione e intensità di espressioni e sentimenti ricordando i "moti dell'anima" di Leonardo.