«La proposta di una mostra dedicata al pittore Juti Ravenna (1897-1972) si pone in linea con il lavoro di valorizzazione del patrimonio civico conservato nei Musei di Treviso che l'Istituto sta compiendo, alternando grandi eventi a focus monografici dedicati a quegli artisti che (a volte banalmente e in maniera riduttiva), la critica definisce 'minori'. Conoscere, e far conoscere, questi protagonisti serve [...] anche ad esaltare un periodo culturalmente molto effervescente in città e, in definitiva, anche a meglio comprendere la portata rivoluzionaria di quelli che tutti riconosciamo come i maggiori interpreti della stagione trevigiana del primo '900. Un tributo a Ravenna era inizialmente immaginato nel 2022, nella ricorrenza dei 50 anni dalla scomparsa. [...]Il progetto ha preso però man mano una dimensione ben più ampia, arrivando a comprendere oltre cento opere pittoriche (dipinti, acquarelli) e altri documenti, molti addirittura inediti. Un'ampia selezione di oggetti di lavoro e di scritti e pubblicazioni [...] contribuiscono a delineare il profilo di una figura quanto mai complessa e allo stesso tempo introversa e riflessiva.» (dalla prefazione di Fabrizio Malachin)