Il Novecento italiano

Editore: Abscondita
EAN: 9791254721667
Pagine: 208 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 28 maggio 2024
Collana: Carte d'artisti
A partire da 23,00 €

Descrizione

Che cos'è stato il «Novecento» alle sue origini??Soprattutto un sogno: il sogno di un Rinascimento del XX secolo, di un'avanguardia riconciliata con la tradizione, di una classicità moderna. Quello che stupisce nella vicenda dei sette artisti - Sironi, Funi, Bucci, Dudreville, Malerba, Marussig, Oppi - che nel 1922 iniziarono a riunirsi con il critico Margherita Sarfatti nella Galleria Pesaro, a Milano, è la loro tensione visionaria. Nessuno di loro si poteva considerare famoso. Nessuno aveva ricevuto grandi riconoscimenti, nessuno ricopriva ruoli accademici. Eppure pensavano di ricostruire l'arte italiana. Il loro progetto ambiva a ristabilire il «primato», come allora si amava dire, della nostra arte e si accompagnava al miraggio di un'Italia nuova. Il «Novecento» si chiamò subito italiano, perché affondava le radici in una sensibilità nazionalista che la guerra mondiale e la vittoria stessa, per «tradita» che fosse, avevano alimentato. Del resto quasi tutti i «sette» avevano combattuto al fronte e visto cadere tanti loro compagni: Boccioni, Sant'Elia, Erba, Camona e altri ancora. Il sogno, e il bisogno, di una rinascita si radicavano anche in quella drammatica esperienza. Nell'ambito del classicismo che in quegli anni si diffonde in Europa, e nell'ambito stesso del classicismo italiano, che costituisce una parte rilevante di quello europeo, il «Novecento» rappresenta una voce originale per specificità di pensiero: un pensiero di cui questo libro raccoglie le tracce, recuperando testi e testimonianze soprattutto dei primi anni Venti.

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