Marco (I Mark) e Marco (We Mark) nascono, nel 2019, dall'invito dell'artista al fratello Marco Toderi, agronomo, a realizzare una serie di immagini volte a registrare spazi deserti, scelti e "marcati" dal passaggio e dal proprio sguardo. Tali immagini proiettate evocano la terra o i meandri più nascosti del corpo umano, altri pianeti o le profondità del cosmo. Appaiono sistemi di misura. Luminosi goniometri e mirini attraversano lo spazio dell'Accademia Nazionale di San Luca incrociando i corpi dei visitatori e rendendoli consapevoli della propria natura di portatori di luce e ombra.