Nato per dare memoria storica e corredo scientifico a una esposizione di arredi lignei quale non si vedeva a Torino dai tempi della Mostra del barocco del 1963, il volume è anche una panoramica esaustiva e aggiornata di studi in materia di ebanisteria piemontese. Quattro grandi in primo piano: Prinotto (largamente documentato), Piffetti rivisitato anche attraverso rarità di collezioni private, Bonzanigo e la sua sbalorditiva scuola di micro/intaglio, Capello che in uno straordinario Ottocento traghetta l'arte del mobile dalla bottega alla fabbrica. Ma non solo celebrità consacrate: attraverso il vaglio delle ricerche decine di figure e opere in meritata ascesa prendono possesso di una scena sempre più ricca in ampiezza e profondità.