Il volume racconta l'inedita conversazione presentata dal Currier Museum of Art di Manchester tra le opere del pittore italiano del Novecento Filippo de Pisis (1896-1956) e di uno dei più influenti fotografi d'arte americani della sua generazione, Robert Mapplethorpe (1946-1989). I due artisti non si incontrarono mai nella vita reale, eppure il loro lavoro rivela analogie stupefacenti. La pubblicazione svela per la prima volta queste corrispondenze, offrendo al pubblico l'opportunità di scoprire il lavoro di uno degli artisti italiani più prolifici del Novecento e di considerare fotografie meno conosciute di Mapplethorpe rivisitando la sua opera in una nuova prospettiva.